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mercoledì 7 ottobre 2009

Corriere del FantaCiuffo "costruito intorno a te"

Dalla Gazzetta dello Sport del 7-10-2009


Taci: "Pronti 700 milioni"
Fininvest: "Il Milan potrebbe essere in vendita"

La società che detiene il 100% del club rossonero, dopo le dichiarazioni dell'imprenditore albanese pronto ad acquistarlo, afferma: "Vista la cifra potrebbe esistere una ipotesi di vendita, anche parziale, di quote della società"

MILANO (ITALPRESS) - "Ho i 700 milioni per comprare il Milan" ha confessato Rezart Taci alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Deciso l'imprenditore albanese di 38 anni che ha aggiunto: "E intendo rinforzarlo". Immediata la risposta della Fininvest: "Con quella cifra il Milan potrebbe essere in vendita". Breve, ma decisa, la nota diffusa dalla società che detiene il 100 per cento delle quote.

FINANZIAMENTI — "Sì, con Berlusconi ne abbiamo parlato - ha dichiarato Taci alla Gazzetta -. Lui m’ha detto, con un sorriso, che con quella cifra organizzerebbe molte feste in Villa Certosa, ma so che se entrasse in quest’ordine prenderebbe in esame la mia proposta". E ancora: "Il Milan vale 700 milioni? Non c’è problema. Il mio gruppo è abituato a prendere impegni rilevanti e a portarli a termine. E un’idea vincente come questa non può che trovare consensi. Perciò sono sicuro di poter aver i finanziamenti necessari".

BOLOGNA — Rezart Taci guida un gruppo che controlla metà del mercato petrolifero albanese. Ha tre tronconi. La Taci Oil, fondata nel 2000 (400 dipendenti, 200 milioni di fatturato), che opera nella distribuzione con 100 pompe di benzina. La Anika (dal nome della sorella, 34 anni) Enterprise, sede a Ginevra, fa parte di un consorzio americano-svizzero e cura l'import-export per 38 grandi marchi petroliferi con 600 distributori. Infine, grazie anche a consolidati legami politici. Taci non ha lasciato un buon ricordo a Bologna: voleva comporare il club rossoblù, ma poi non se ne fece nulla. Ma lui ha una spiegazione anche per questo: "Attenzione agli equivoci. Era tutto fatto per il Bologna, ma non ho assolutamente cambiato idea per motivi economici. Del resto il mio gruppo fattura 7 miliardi di euro e pondera sempre bene i propri passi. Diciamo che da tifoso rossonero ho ritenuto fosse meglio pazientare ancora un po'".

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